Artribune parla della digitalizzazione del Mauritshuis Museum all’Aia, che diventa il primo museo al mondo ad essere digitalizzato in gigapixel. Grazie all’app Second Canvas del Mauritshuis, disponibile su AppStore o Google Play, è possibile visitare virtualmente il museo e osservare ogni dettaglio delle opere esposte e degli spazi interni del museo. Durante il primo lockdown, il museo e le opere d’arte sono state fotografate con fotocamere a 360 gradi per creare immagini ad alta definizione. Un robot chiamato Madpixel ROB ha mappato ogni centimetro di superficie del museo e ha selezionato la risoluzione necessaria per ogni opera d’arte. È possibile intraprendere un percorso di visita virtuale sul sito del museo, scegliendo tra la modalità di esplorazione libera o di visita guidata, che permette di scoprire i capolavori custoditi al Mauritshuis, come “La ragazza con l’orecchino di perla” di Jan Vermeer e “L’autoritratto” e “La lezione di anatomia del dottor Tulp” di Rembrandt.